Alcune
notizie per conoscerti;
Formentera
non supera i 90 chilometri quadrati di estensione e nonostante questo è uno scrigno di tesori naturali:
ovunque si volge lo sguardo si rimane stregati dalla bellezza del paesaggio.
Madre Natura non è stata certo avara con questa terra, ma c’è da dire che anche
l’uomo ha fatto la sua parte rispettando l’isola. Formentera, infatti, è l’isola del turismo sostenibile,
per questo è ancora così pura e genuina. Le strutture turistiche, ad esempio,
non sono costruite a ridosso della costa e le strade che portano alle spiagge
sono sentieri di campagna percorribili anche a piedi o in bicicletta. L’isola è
perlopiù pianeggiante quindi il miglior mezzo per girarla è lo scooter: è
facile da parcheggiare e molto comodo per spostarsi nelle giornate più afose.
Formentera
ha una costa molto frastagliata che regala delle indimenticabili insenature di
spiaggia bianca in cui non mancano morbide dune. L’entroterra invece è
ricoperto di pinete tanto che, come tutte le isole che fanno parte
dell’arcipelago delle Baleari, è soprannominata anche isla Pitiusa ossia “isola ricoperta da pini”.
Formentera
non è solo l’isola dei pini è anche quella delle piante aromatiche.
Passeggiando tra i sentieri, con le passerelle di legno che sovrastano le dune
e portano alle spiagge, si incontrano piante selvatiche di rosmarino e di timo.
Ecco perché l’aria è sempre così profumata! Tra i sentieri e i cespugli capita
spesso di avvistare grandi lucertole dai colori brillanti: l’isola ospita ben
20 specie diverse! Non a caso la
lucertola è il simbolo di Formentera.
Cosa Vedere:
A
Formentera Madre Natura ha dato una delle più grandi dimostrazioni della sua
generosità: la Riserva di Ses
Salines, dove si trovano,
appunto, le saline. Nell’antichità l’economia dell’isola si basava proprio
sull’estrazione del sale. Oggi non è più così e le saline sono diventate una
delle Riserve Naturali più belle d’Europa. Non visitarle sarebbe un vero
peccato perché le vasche
naturali cambiano colore durante la giornata. I momenti migliori per organizzare
un’escursione sono l’alba e il tramonto, quando i raggi dorati del sole si
riflettono nel sale regalando inaspettati giochi di luce. Le saline raggiungono
il loro massimo splendore quando il sale cristallizza: durante questo processo
le vasche diventano enormi distese di colore rosa acceso. Chi visiterà
Formentera tra maggio e luglio potrà anche avvistare
i fenicotteri che si muovono
leggiadri all’interno delle vasche alla ricerca dei microrganismi di cui sono
ghiotti. Dimenticare la macchina fotografica durante questa escursione è un
sacrilegio, anche se nessuna foto rende davvero l’idea della bellezza di
quest’isola.
Da non
perdere anche Sant Francesc
Xavier, il capoluogo di Formentera. Si consiglia di prendere un caffè in
una delle piazzette della città che affacciano sul mare, magari al tramonto, e
godersi la sensazione di pace che il contesto regala.
Formentera
non è meravigliosa solo in superfice, le grotte
sotterranee di Cova d’En Xeroni sono
un mondo magico fatto di stalattiti e stalagmiti assolutamente da vedere.
Chi ama
i mercatini non può certo perdere le bancarelle del mercatino hippy di Es Pilar de la
Mola. Probabilmente i
viaggiatori più estrosi, dopo aver passeggiato per il mercatino, torneranno a
casa con un tatuaggio all’henné con il simbolo di Formentera: la lucertola.
Le spiagge
Le spiagge sono il vero tesoro di Formentera. I viaggiatori non crederanno
ai loro occhi quando arriveranno nella penisola del Trucador, un
lembo di sabbia candida orlato da due meravigliose spiagge: Platja de Ses
Illetes a occidente e Platja de Llevant a oriente. Queste spiagge, che fanno
parte della Riserva naturale Ses Salines, si trovano a nord dell’isola sullo
stretto che porta all’isolotto disabitato di Illa s’Espalmador. Qui non sembra
di essere in Spagna: tutto fa pensare di essere atterrati ai Caraibi.
La spiaggia di Ses Illetes è la più famosa dell’isola e una delle
più belle d’Europa. Non potrebbe essere altrimenti data la sua sabbia
bianchissima e soffice come borotalco lambita da un mare meraviglioso. L’acqua
è limpida e scintillante e i fondali sono bassi per diversi metri dopo la
battigia. Vicino alla riva il mare è trasparente e mano a mano che i fondali
diventano più alti l’acqua diventa così azzurra che la differenza tra mare e
cielo sembra scomparire. A cosa si deve il mare trasparente come una piscina?
Alle distese di posidonia oceanica che coprono i fondali. La posidonia oceanica
non è un’alga, ma una vera e propria pianta che produce grandi quantità di
ossigeno e depura le acque. Per questo motivo le praterie di posidonia che
rivestono i fondali di Formentera sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità
dall’Unesco nel 1999. La posidonia non solo rende l’acqua limpida ma permette a
tantissime specie di alghe e pesci di trovare a Formentera il loro habitat
naturale. I fondali della penisola del Trucador sono un vero e proprio mondo
subacqueo da scoprire; ecco perché questo tratto di costa non
è amato solo dai bagnanti ma anche e soprattutto dai sub. A Playa de Ses
Illetes, inoltre, tanti piccoli isolotti disabitati proteggono la costa dalle
correnti marine, così il mare è sempre una tavola blu.
Platja de Llevant è la spiaggia gemella di Playa de Ses Illetes. È un litorale candido, lungo
più di un chilometro, con alle spalle soffici dune e bagnato da acque
cristalline. Qui il mare è più agitato perché la costa è battuta da raffiche di
vento.
Chi ama la tranquillità assoluta deve spingersi nella parte nord di
Formentera e raggiungere le spiagge selvagge dell’isolotto disabitato di
Espalmador. Per arrivarci conviene prendere il battello che parte da La Savina.
Nella parte orientale dell’isola è imperdibile Platja
d’Es Pujols, la spiaggia dell’antico borgo di pescatori. Le vecchie
barche che galleggiano sulle acque limpide rendono il paesaggio pittoresco e
romantico. Non bisogna lasciarsi ingannare da questa pacifica atmosfera: Es
Pujols è anche la zona più movimentata dell’isola. I suoi locali sono il centro
nevralgico della vita notturna di Formentera.
La costa meridionale di Formentera è composta da molte spiagge che tutte insieme prendono il nome di Platja de
Migjorn. Questo tratto di costa è uno dei più
selvaggi dell’isola e particolarmente adatto ai viaggiatori che amano la
tranquillità. A Platja de Migjorn si rincorrono per sei chilometri dune,
calette rocciose e piccole baie. Una spiaggia in cui fare tappa? Es Arenals.
Chi ama le scogliere deve spingersi verso l’estremità orientale di
Formentera dove troverà deliziose calette di roccia. La costa frastagliata
regala delle insenature incredibili come quella di Es Calò. È vero che questa è
la zona più selvaggia e impervia dell’isola, ma è anche quella che regala i
paesaggi più attraenti.