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lunedì 21 novembre 2016
Segnali dagli Stati Uniti:...Il Cliente torna in Agenzia Viaggi...
Dall'altra parte dell'Oceano arrivano segnali positivi per la crescita di turisti che hanno prenotato i loro viaggi nelle agenzie viaggi americane.
Due dati su tutti:
1° Il giro d'affari delle agenzie viaggi è il più alto degli ultimi anni.
2° Il numero di agenti di viaggio ha ripreso a crescere.
in sintesi gli elementi essenziali per questa evoluzione sono sicuramente:
attentati e disastri naturali da una parte ed eccesso d'informazione dalla rete che tende a creare confusione ed incertezze.
"Gli studi di Asta e Virtuoso
L’analisi arriva dagli Stati Uniti e più precisamente dalle pagine di Usa Today, che prende in esame gli ultimi dati pubblicati dall’Asta, l’associazione che raggruppa le agenzie a stelle e strisce, e quelli di Virtuoso, il network di adv up level. Nel primo caso, lo studio ha messo in evidenza un 5 per cento di crescita annua del giro d’affari dal 2011 a oggi, per un totale di 341 miliardi di dollari nel 2015. E il tasso di incremento è previsto in salita del 6 per cento quest’anno e il prossimo. Con in più l’inversione di tendenza sul numero di agenzie di viaggi.
L’onda dei big spender
A determinare l’aumento del giro d’affari in primo luogo il segmento up level: se nel 2014 la percentuale di chi sia affidava a un dettagliante spendendo almeno 50mila dollari era il 14 per cento, l’anno successivo è salita al 22. E in casa Virtuoso, che fa del big spender il core business, la percentuale di viaggiatori che si è affidata a un consulente è salita del 50 per cento in un anno.
Parola d’ordine, professionalità
Cosa ha fatto cambiare idea al popolo dei viaggiatori? Intanto quel gruppo di agenti (professionisti) che, in caso di voli paralizzati per l’uragano oppure di emergenza per un attentato terroristico, sono stati pronti a trovare una soluzione per il cliente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Inoltre, rileva ancora Virtuoso, l’abililtà di distillare la mole di milioni di informazioni e selezionare per il cliente la soluzione più giusta. Tanto che il primo popolo che sta tornando in adv è proprio quello dei Millennials, come hanno rilevato numerosi studi in tutto il mondo.
Qualcosa è cambiato, stanno dicendo dall’altra parte dell’oceano."
Fonte: TTG Italia - 21/11/2016
mercoledì 7 marzo 2012
Nel 2012 l'80% dei cittadini europei andrà in viaggio
Il 72% dei cittadini dell'Ue ha effettuato viaggi nel 2011 e oltre l'80% ha dichiarato di voler partire nel 2012. Sono questi i risultati del nuovo sondaggio Eurobarometro sull'atteggiamento degli europei nei confronti del turismo realizzato all'inizio dell'anno fra i cittadini della Ue. Dal sondaggio Eurobarometro è emerso inoltre che nel 2011 un maggior numero di cittadini europei ha scelto di rimanere in Europa per le vacanze e le previsioni sottolineano che i numeri del turismo interno aumenteranno ancora nel 2012. I residenti dell'UE continuano a basarsi sulle raccomandazioni di familiari e amici per la scelta della destinazione.
Il passaparola è risultato importante per il 52% dei viaggiatori dell'Ue, più dei siti internet (40%). I viaggi sono effettuati prevalentemente in automobile e in moto. Ha scelto questi mezzi di trasporto il 78% di coloro che hanno viaggiato nel 2011, anno in cui si è registrato anche un incremento dell'utilizzo dell'aereo rispetto al 2010 (46% contro 39%).
I pernottamenti avvengono prevalentemente in albergo, con uno share dal 54 al 60% a seconda che si tratti di weekend o vacanze lunghe. Obiettivo della vacanza, la ricerca di riposo e svago: il 48% delle persone che sono andate in vacanza nel 2011 hanno sottolineato questa come prima motivazione del viaggio, con un dato in salita rispetto al 2010 (36%). Nell'elenco delle motivazioni di viaggio seguono 'spiaggia e sole' e 'visita a parenti e amici' (28%).
Gli europei viaggeranno anche nel 2012: nonostante la situazione, il 73% degli intervistati non rinuncerà alle vacanze, anche se il 33% ha dovuto modificare il progetto iniziale. Il 41% degli intervistati che andranno in viaggio nel 2012 sta programmando vacanze più lunghe (dalle 4 alle 13 notti), invece che soggiorni brevi (27%). Ancora una volta la preferenza sarà accordata al proprio paese (52%) o a un altro paese dell'Ue (37%).
Le destinazioni preferite nel 2012 saranno la Spagna (10%), l'Italia (7%), la Francia (6%), la Grecia (4%), l'Austria, il Regno Unito e la Germania (3%).
Il passaparola è risultato importante per il 52% dei viaggiatori dell'Ue, più dei siti internet (40%). I viaggi sono effettuati prevalentemente in automobile e in moto. Ha scelto questi mezzi di trasporto il 78% di coloro che hanno viaggiato nel 2011, anno in cui si è registrato anche un incremento dell'utilizzo dell'aereo rispetto al 2010 (46% contro 39%).
I pernottamenti avvengono prevalentemente in albergo, con uno share dal 54 al 60% a seconda che si tratti di weekend o vacanze lunghe. Obiettivo della vacanza, la ricerca di riposo e svago: il 48% delle persone che sono andate in vacanza nel 2011 hanno sottolineato questa come prima motivazione del viaggio, con un dato in salita rispetto al 2010 (36%). Nell'elenco delle motivazioni di viaggio seguono 'spiaggia e sole' e 'visita a parenti e amici' (28%).
Gli europei viaggeranno anche nel 2012: nonostante la situazione, il 73% degli intervistati non rinuncerà alle vacanze, anche se il 33% ha dovuto modificare il progetto iniziale. Il 41% degli intervistati che andranno in viaggio nel 2012 sta programmando vacanze più lunghe (dalle 4 alle 13 notti), invece che soggiorni brevi (27%). Ancora una volta la preferenza sarà accordata al proprio paese (52%) o a un altro paese dell'Ue (37%).
Le destinazioni preferite nel 2012 saranno la Spagna (10%), l'Italia (7%), la Francia (6%), la Grecia (4%), l'Austria, il Regno Unito e la Germania (3%).
Fonte: TTG Italia
Cosa ne pensate di questo sondaggio? Troppo ottimistico oppure pensate che possa essere veritiero nonostante il forte pessimismo che regna in Italia.
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