venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus: le agenzie viaggio impegnate a tutelare i propri clienti nelle disdette delle prenotazioni

E’ proprio adesso che bisogna fare chiarezza e comunicare in modo corretto per ridare fiducia ai consumatori e aiutare questo comparto nevralgico della nostra economia.
Le agenzie viaggio impegnate a tutelare i propri clienti
Numeri in ascesa, in discesa, numeri che cambiano, si aggiornano, numeri del covid 19 che pesano anche nel settore del turismo dove la preoccupazione è tangibile, dove le disdette o le mancate prenotazioni iniziano ad allarmare, dove un collasso potrebbe essere alle porte. E’ proprio adesso quindi che bisogna fare chiarezza e comunicare in modo corretto per ridare fiducia ai consumatori e aiutare questo comparto nevralgico della nostra economia.
In difficoltà i consumatori fai da te
Le domande e i dubbi sono tanti e leciti e le Agenzie di Viaggio sono pronte a rispondere per salvaguardare e tutelare i loro clienti. “I loro clienti” perché purtroppo i tanti consumatori fai da te che hanno prenotato online i propri itinerari non stanno avendo vita facile, rimbalzati da un call center all’altro, in attesa di soluzioni che non arrivano, con rimborsi negati anche a causa di assicurazioni poco chiare. “Ed è in questi casi che si capisce la differenza che intercorre tra un professionista e il web – sottolinea Neri Baglione uno dei titolari dell’Agenzia Cala Major di Asti – noi non abbandoniamo i nostri clienti ma li seguiamo e li aiutiamo, a maggior ragione in un momento come questo, totalmente nuovo e mai verificatosi prima.”
Serve la giusta competenza
Un momento storico eccezionale dove per tutelare i diritti dei viaggiatori servono le giuste competenze. “Per questo, a nome di tutta la categoria – informa Baglione – mi sento di dire che chi ha prenotato un viaggio tramite Agenzia è stato fortunato. Solo così infatti potrà avere la certezza di ricevere l’aiuto e il consiglio giusto per il proprio caso. Ogni vicenda è a sé, non ci sono regole generali o protocolli da seguire, ogni Nazione – continua il titolare di Cala Major – ha preso provvedimenti diversi da altri, alcuni molto fumosi, altri interpretabili”, ma le Agenzie di Viaggio, che per esercitare la loro attività devono essere in possesso di un’Autorizzazione, avere un Direttore Tecnico e aderire ad un Fondo di Garanzia Assicurativo Obbligatorio per aiutare i clienti in difficoltà, nella figura dell’Agente di Viaggio, riassumono tutte le condizioni legali per tutelare a 360° i propri viaggiatori.
Gli imprevisti sono dietro l’angolo
Perché gli imprevisti di ogni tipo, coronavirus insegna, sono sempre dietro l’angolo. L’Agenzia Viaggi diventa quindi una garanzia irrinunciabile “e l’esempio ce l’abbiamo in questi giorni – dice Neri Baglione – quando con la nostra competenza stiamo offrendo appoggio per la risoluzione di ogni tipo di problematica legata al turismo.”
fonte: La nuova Provincia.it  10 marzo 2020


Commento personale: Condivido in pieno l'articolo e sottolineo quanto affermato da Neri Guglione che le agenzie di viaggio per operare devono avere un'autorizzazione/licenza, un Direttore Tecnico, avere un assicurazione che tutela i propri clienti in viaggio ed aderire ad un Fondo di GARANZIA  OBBLIGATORIO che in caso d'insolvenza o difficoltà ad avere i servizi prenotati, tuteli ed intervenga per  Pagare i servizi ai propri clienti. Cosa questa che non sempre viene garantita dalle prenotazioni via Web,  come non è garantita per le prenotazioni dei Vettori Aerei, Navali che in caso di fallimento non hanno questa speciale garanzia.  .

giovedì 12 marzo 2020

Giù le serrande delle agenzie: in Italia scatta il lockdown


Chiuse tutte le attività commerciali al dettaglio, agenzie di viaggi comprese, che fino al 25 marzo, e quindi per i prossimi 15 giorni, dovranno tenere abbassate le serrande con la possibilità, però, di poter lavorare in smart working o comunque dai propri uffici, evitando (come richiesto) il contatto con il pubblico e tenendo con sé la relativa autocertificazione, obbligatoria per gli spostamenti di lavoro.
Lo stabilisce l’ultimo decreto firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel discorso ai cittadini italiani – dalla sua scrivania di Palazzo Chigi – ha chiesto «uno sforzo in più rispetto ai sacrifici già richiesti», facendo appello al buon senso e allo spirito di comunità dei connazionali per superare un’emergenza coronavirus che prende sempre più le sembianze di una pandemia, e che ha bisogno della parte di tutti per poter essere vinta.
“Sono sospese le attività le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1 – si legge nel dpcm dell’11 marzo recante misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale – sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi i mercati, salvo la vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie».
E ancora, stop ai servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.
“Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali – prosegue il decreto – Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti). Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi”.
Infine, possono restare aperti gli hotel, così come tutte le altre strutture ricettive, non offrendo attività di vendita al dettaglio, attività ristorativa o servizi alla persona come ad esempio può essere la Spa. “Il decreto non menziona gli alberghi né le strutture turistico ricettive. Il Mibact, sentito per le vie breve, conferma che (salvo il divieto di ristorazione e quanto sopracitato, ndr) per queste attività non ci sono restrizioni”, si legge nella nota di Federalberghi. Alle Regioni, invece, viene demandata la possibilità di ridurre il trasporto pubblico locale, attualmente ancora attivo.
«Le adv devono restare chiuse – commenta Ivana Jelinic, presidente di Fiavet – Chi ha la necessità di recarsi nel proprio ufficio potrà farlo ma, ovviamente, non aprendo al pubblico. È importante, inoltre, ribadire di munirsi di autocertificazione per questo tipo di spostamento, perché potrebbe essere richiesta. Anche se sarebbe opportuno limitare al massimo le uscite dalla propria abitazione e attivare tutte le modalità di smart working».
«In questa emergenza agenti di viaggi e tour operator stanno svolgendo un lavoro straordinario di assistenza ai viaggiatori – aggiunge Gabriele Milani, direttore di Fto – In alcune situazioni specifiche, necessarie per la sicurezza delle persone, è necessario proseguire il lavoro in ufficio senza alcun tipo di contatto con il pubblico e con le idonee precauzioni per i dipendenti Sottolineo, nuovamente, che i provvedimenti restrittivi emessi dovevano e devono essere accompagnati da urgenti misure economiche compensative. Non possiamo più aspettare. Ora, però, responsabilità e buon senso»
#iorestoacasa #nonsmettiamodiviaggiare

fonte: l'agenzia di viaggi 12 marzo 2020

mercoledì 11 marzo 2020

Coronavirus Wuhan, ultimo paziente dimesso

Coronavirus Wuhan, ultimo paziente dimesso

Grande festa a Wuhan, in Cina, dove anche l’ultimo paziente ricoverato in ospedale a causa del coronavirus è stato dimesso: il Paese sembra aver sconfitto la malattia. Gradualmente si cerca di riprendere la routine quotidiana, mentre le strade della città vedono le prime persone uscire dalle loro abitazioni. Sono passato 70 giorni dall’inizio dell’epidemia nella regione dell’Hubei e i contagi sono sempre in diminuzione.Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato, durante la sua visita a Wuhan, che anche l’ultimo paziente contagiato da coronavirus è stato dimesso dall’ospedale. Una notizia che ha donato speranza alla popolazione, unita al continuo calo del numero dei contagi. Nella giornata del 10 marzo, infatti, sono stati segnalati 19 nuovi casi positivi e 17 vittime: il dato è il più basso dall’inizio dell’epidemia. Il modello di contenimento del virus adottato dalle autorità cinesi ha dato i suoi primi risultati. Durante la sua visita, inoltre, il presidente cinese ha ricordato come “una vittoria a Wuhan è una vittoria per l’Hubei e una vittoria in Hubei è una vittoria per la Cina”. Gli ospedali realizzati per contenere i numeri del contagio e assistere il crescente numero dei pazienti infetti sono stati quasi tutti chiusi. Si va verso il ritorno alla normalità. #iorestoacasa #nonsmetteremodiviaggiare
Fonte: Notizie.it

martedì 10 marzo 2020

Nuovo decreto e viaggi : Le regole da rispettare

Scattano da oggi le misure previste nel decreto firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che rende l’Italia intera una zona protetta. Una norma presa alla luce di una serie di considerazioni che lo stesso presidente ha spiegato in una conferenza stampa: “Ora dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia – ha detto Conte -. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti”.Le nuove norme:  Il tema fondamentale è quello degli spostamenti, che ormai non riguardano una zona o l’altra dell’Italia, ma il Paese intero. La linea da seguire è quindi quella di limitare al minimo gli spostamenti, accettabili solo se effettuati per casi di “comprovate esigenze di lavoro”, necessità improrogabili e motivi di salute. Anche i voli vengono quindi interessati da queste regole, perché gli aeroporti, così come le stazioni ferroviarie, possono essere raggiunte solo nei casi previsti e citati più sopra. Per evidenziare le comprovate esigenze di lavoro, sono i titolari delle aziende a dover rilasciare una dichiarazione ai loro dipendenti.I voli delle diverse compagnie stanno subendo proprio in queste ore una riprogrammazione ancora più stringente rispetto a quelle annunciate nella giornata di ieri, e così sta accadendo per lo schedule dei treni. Nelle principali stazioni italiane vengono effettuati controlli prima di far accedere i passeggeri ai binari, per verificare i motivi di urgenza del viaggio. I comportamenti: Agli italiani viene chiesto senso di responsabilità. Gli spostamenti all’interno della stessa città, i negozi e le agenzie di viaggi restano aperti, pur dovendo contingentare gli ingressi. Non ci sono obblighi di isolamento domiciliare se non per gli ammalati e per chi potrebbe essere venuto in contatto con persone ammalate. È quindi possibile uscire di casa e fare la spesa adottando un po’ di prudenza e qualche regola di buon senso. Ed è anche possibile prenotare le vacanze future, visto che le attività sono operative e si sono tutti attrezzati per disinfettare i locali fra un cliente e l’altro. Sono chiusi, invece, i musei, le gallerie d’arte e i centri culturali, nonché i teatri, i cinema, palestre  e numerose attività ricreative. Da ieri sono chiuse tutte le stazioni sciistiche italiane, mentre le scuole rimarranno ferme fino al 3 aprile.
Fonte: TTG ITALIA  10 marzo 2020