Visualizzazione post con etichetta #agenzieviaggionline. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #agenzieviaggionline. Mostra tutti i post

venerdì 28 dicembre 2018

Booking.com e l’Iva: la procura di Genova ora indaga


Chiusura d’anno tutta in salita per Booking.com in Italia. Pochi giorni dopo l’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust, la procura di Genova ha aperto un fascicolo d’indagine sul colosso dell’ecommerce turistico. L’ipotesi, come riporta repubblica.it, è di omesso versamento dell’Iva. Una violazione di natura fiscale che, come precisa il sito del quotidiano, può diventare penale se si supera la soglia di 250mila euro di debito fiscale. Per condurre l’indagine i pm italiani hanno chiesto anche una rogatoria all’Olanda, dal momento che Booking ha sede ad Amsterdam.
L’indagine, nel dettaglio, riguarderebbe il versamento dell’Iva relativo alle commissioni di Booking nel caso di prenotazione di appartamenti.
Il Fisco e il web: i contenziosi con l’ecommerce.
La partita con Booking.com sarebbe solo un nuovo capitolo all’interno delle vicende che coinvolgono il Fisco italiano e i player tecnologici: recentemente, nel mirino sono finiti anche altri giganti come Apple, Google, Amazon e Facebook.
Le vicende si erano concluse con accordi con l’Agenzia delle Entrate: come riporta ilsole24ore.com le cifre dei patti con il Fisco ammontavano a 318 milioni per Apple, 306 milioni per Google, 100 milioni per Amazon e 106 milioni di euro per Facebook.

Fonte: TTG Italia

sabato 23 luglio 2016

E' fallita la Lowcost Travel Group: A terra 110mila turisti

Lowcost Travel Group chiude i battenti e lascia a terra 110mila turisti. Il player turistico, nato in Gran Bretagna nel 2004 come agenzia online con il nome di lowcostholidays, ha annunciato la cessazione delle operazioni per le seguenti aziende e marchi: Lowcosttravelgroup Limited, Lowcostholidays Spain S.L., Hoteling.com (parte di Lowcostholidays Spain S.L.) e  e Lowcostbeds.com A.G.  A partire dal 15 luglio, giorno in cui è stata depositata l’istanza di fallimento, i curatori fallimentari sono stati nominati amministratori delle seguenti quattro società del gruppo: Lowcosttravelgroup Limited, Lowcostaviation.com Limited, Lowcostbeds.com Limited e Lowcostholidays Limited.

Come chiedere i rimborsi
Per quanto riguarda Lowcostholidays.com sul sito del gruppo Lctg si specifica che, per i clienti già in vacanza e in possesso di un pacchetto volo più hotel, il biglietto aereo resta valido mentre invece potrà essere chiesto loro di pagare in loco i servizi a terra, ossia gli hotel, i trasferimenti e servizi accessori quali i parcheggi.

In questo caso i clienti devono verificare se la loro assicurazione di viaggio copre questi costi, altrimenti dovranno inoltrare istanza di rimborso direttamente al Governo delle isole Baleari, dal momento che l’agenzia ha sede a Palma.

Analoga la procedura per i clienti che hanno prenotato il solo soggiorno alberghiero. In questo caso, qualora debbano pagare i servizi a terra, potranno chiedere il rimborso alla propria assicurazione di viaggio, o al provider della carta di credito. Il gruppo consiglia ai propri clienti di conservare tutte le ricevute delle spese e registrare il proprio reclamo scrivendo a lowcosttravelspain@smith.williamson.co.uk.

Le stime sui clienti danneggiati
Sul sito del gruppo si elencano anche le modalità di richiesta di rimborso per gli altri brand quali ad esempio Hoteling.com (la piattaforma b2c per le prenotazioni alberghiere lanciata nel novembre 2015) e Lowcostbeds. Secondo le fonti di stampa internazionali sono 27mila i clienti del gruppo già in vacanza, la maggior parte nelle Baleari, mentre altri 110mila sarebbero in partenza nei prossimi giorni.
fonte: TTG Italia del 15 luglio 2016


Commento:
Che dire di più, ogni anno quando siamo nel periodo clou delle vacanze arriva sempre qualche notizia tragica per i turisti, dal fallimento di agenzie on line, di truffe on line a danno di persone allettate da offerte "miracolose" da compagnie Low Cost che chiudono i battenti lasciando a terra numerosi turisti e passeggeri. Quest'anno è toccato ad una compagnia storica del web che da anni offre i propri servizi in tutto il mondo e sicuramente sono rimasti coinvolti numerosi turisti italiani che rischiano di perdere denaro oltre alle loro vacanze. Sicuramente questa situazione agevola le Agenzie Viaggi reali del territorio rispetto a quelle virtuali e sopratutto quelle che da anni offrono i loro servizi in maniera seria e professionale, ma questo non deve mostrare i "buoni e i cattivi" siamo tutti perdenti quando c'e' un danno ai turisti, perchè questo crea diffidenza che insieme a tutte le incertezze del momento fanno perdere a tanti la voglia di viaggiare, di scoprire e vivere questo mondo che è bellissimo e che merita di emozionarci.