Chiusura d’anno tutta in salita per Booking.com in Italia. Pochi giorni dopo l’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust, la procura di Genova ha aperto un fascicolo d’indagine sul colosso dell’ecommerce turistico. L’ipotesi, come riporta repubblica.it, è di omesso versamento dell’Iva. Una violazione di natura fiscale che, come precisa il sito del quotidiano, può diventare penale se si supera la soglia di 250mila euro di debito fiscale. Per condurre l’indagine i pm italiani hanno chiesto anche una rogatoria all’Olanda, dal momento che Booking ha sede ad Amsterdam.
L’indagine, nel dettaglio, riguarderebbe il versamento dell’Iva relativo alle commissioni di Booking nel caso di prenotazione di appartamenti.
Il Fisco e il web: i contenziosi con l’ecommerce.
La partita con Booking.com sarebbe solo un nuovo capitolo all’interno delle vicende che coinvolgono il Fisco italiano e i player tecnologici: recentemente, nel mirino sono finiti anche altri giganti come Apple, Google, Amazon e Facebook.
Le vicende si erano concluse con accordi con l’Agenzia delle Entrate: come riporta ilsole24ore.com le cifre dei patti con il Fisco ammontavano a 318 milioni per Apple, 306 milioni per Google, 100 milioni per Amazon e 106 milioni di euro per Facebook.
Fonte: TTG Italia
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