mercoledì 9 settembre 2020

DPCM aggiornato e valido fino al 7 ottobre



 

Il decreto firmato a Palazzo Chigi e ora in Gazzetta Ufficiale conferma, di fatto, le regole di comportamento già previste: distanziamento di almeno un metro, igiene delle mani e obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, ma anche all’aperto se la distanza minima non è garantita. Mascherina tassativa anche dalle 18 alle 6 del mattino nei cosiddetti “luoghi della movida”, ovvero quelli dove c’è rischio di assembramento.

Prosegue anche lo stop alle discoteche e il divieto di pubblico negli stadi.

E sul fronte turistico? Anche qui, il dpcm recepisce l’ordinanza di agosto del ministero della Salute: tampone obbligatorio per chi rientra dai Paesi considerati a rischio (Spagna, Malta, Grecia e Croazia) e quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria. Confermato anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.

Ma qualcosa è cambiato, un passo avanti è stato fatto nell’apertura delle frontiere. È consentito ora il ricongiungimento delle coppie a livello internazionale. Chi si trova all’estero ora potrà entrare in Italia per raggiungere «la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente». Fino ad oggi, è bene ricordarlo, l’ingresso e il transito nel territorio nazionale era consentito solamente per le seguenti ragioni: esigenze lavorative; assoluta urgenza; esigenze di salute; esigenze di studio; rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Sul fronte dei trasporti locali, invece, è stato fissato all’80% il limite di riempimento di autobus, metropolitane e treni regionali. A patto che a bordo venga garantito il ricambio dell’aria.  

fonte. Agenzia di viaggi 

martedì 8 settembre 2020

“Regole chiare e comuni in Europa”

 Esce allo scoperto TourismManifesto, l’alleanza europea che raggruppa associazioni di categoria, operatori, compagnie aeree con un statement in cui chiede a gran voce che i governi nazionali approvino la proposta della Presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione e concordino urgentemente restrizioni di viaggio armonizzate su tutta Europa.


È il cosiddetto sistema ‘a semaforo’, proposto dalla Commissione sul finire della scorsa settimana, che TourismManifesto arricchirebbe di ulteriori passaggi per semplificare i viaggi sia fuori dai confini Schengen sia all’interno della stessa area europea.

Una richiesta di cui TTG Italia si sta facendo portavoce a livello italiano con la campagna    #torniamoaviaggiare. L’alleanza europea del turismo chiede di stabilire criteri e soglie comuni per determinare il rischio epidemiologico, compreso un sistema comune di codifica a colori per identificare le aree a rischio.  Inoltre viene richiesto di attuare misure comuni da mettere in campo alla partenza e al ritorno dalle aree a rischio. Queste misure dovrebbero essere determinate con sufficiente dettaglio e basate su prove scientifiche “poiché – dice lo statement -non vi è alcun motivo per limitare i viaggi a interi Paesi se sono interessate solo determinate regioni. 

Stop alle quarantene Fra le misure comuni da mettere in campo, TourismManifesto sottolinea la necessità sostituire la quarantena con test e tracciamento, nonchè la necessità di evitare restrizioni generali alla libera circolazione con l'attuazione di misure più mirate e di portata geografica limitata.Inoltre si chiede di evitare di imporre restrizioni di viaggio ai passeggeri in transito, concordare regole comuni per la richiesta di risultati negativi del test Covid-19 prima del viaggio, ove necessario, garantire l'interoperabilità delle app di localizzazione dei contatti nell'Ue e l'armonizzazione dei moduli di localizzazione dei passeggeri basati su standard internazionali.  Infine, secondo TourismManifesto si deve seguire un processo comune strutturato e trasparente per pubblicare informazioni chiare, complete e tempestive su eventuali restrizioni di viaggio laddove necessarie. Le informazioni dovrebbero essere rese disponibili anche sulla piattaforma web Re-open EU.

Fonte: TTG ITALIA 8 settembre 2020


giovedì 3 settembre 2020

Ritornano gli sciperi nel mondo dei trasporti

 

Dopo il lungo periodo di sospensione dovuto al lockdown il mondo dei trasporti torna a far sentire la sua voce con una nuova ondata di scioperi che interesseranno il comparto durante tutto questo mese appena incominciato.  

La prima giornata di forti disagi si avrà mercoledì 16 settembre, quando il personale dell’Enac incrocerà le braccia in uno sciopero nazionale che si protrarrà per l’intera giornata. Il motivo? L’opposizione alla trasformazione dell’Enac in Ente pubblico economico, contro il tentativo di privatizzare l’unica autorità pubblica dell’aviazione civile in Italia.

Le iniziative dei sindacati

“Allo sciopero - spiegano i sindacati - saranno affiancate altre iniziative di mobilitazione e di informazione finalizzate a sensibilizzare le forze politiche, a partire dai Gruppi parlamentari, e la cittadinanza in merito alle conseguenze che la trasformazione in Epe potrebbe comportare per il trasporto aereo in Italia e la sicurezza dello stesso”.

Il 25 settembre è invece previsto uno sciopero nazionale di 24 ore del settore aereo, indetto dalla Confederazione Unitaria di Base, che riguarderà tutti i lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti. Lo stesso giorno incrocerà le braccia per 4 ore, dalle 13 alle 17, anche il personale di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner.

Anticipazioni di ottobre

Disagi e cancellazioni di collegamenti anche il prossimo 22 ottobre, giornata per la quale è stata indetta un’altra astensione dal lavoro di 24 ore che interesserà il settore aereo, ma anche i treni, i traghetti, le autostrade e i mezzi pubblici.

Mezzi pubblici fermi per 4 ore anche il 14 settembre, in uno sciopero che vedrà coinvolte varie città italiane tra cui Catania, Torino, Bologna, Ferrara, Napoli, Caserta, Ravenna, Modena e Reggio Emilia.

Infine il 23 ottobre il personale Enav di Roma Ciampino e Milano Linate si fermerà per 4 ore, dalle 13 alle 17.

Tutte le date delle prossime astensioni sono pubblicati sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

fonte. TTGITALIA 3 settembre 2020