Il
dirigibile sarà il mezzo del futuro. Secondo Unimore,
l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è questo mezzo la vera alternativa ecologica in ambito
aeronautico. Attraverso il Dipartimento di Scienze
e Metodi dell’Ingegneria (sede di Reggio Emilia), Unimore ha coordinato il progetto di
ricerca internazionale Maat (Multibody Advanced
Airship for Transport) sul sistema cruiser-feeder, un dirigibile di nuova
concezione in totale assenza di
emissioni energetiche che potrebbe ridefinire le nostre
abitudini di trasporto.
Il cruiser infatti è capace di muoversi lungo rotte prestabilite ed è
autosufficiente, perché utilizza energia fotovoltaica e
si avvale di procedure di utilizzo dell’idrogeno per la spinta propulsiva a
elevato grado di sicurezza.
Gli spazi e i materiali della cabina
sono stati ridefiniti in vista di un futuro trasporto a misura d’uomo.
Il progetto introduce il concetto di slow comfort transport, una minore velocità rispetto agli aerei (200
km/h), ma elevati livelli di comfort, poiché ai passeggeri
garantisce comfort e spazi a
disposizione impensabili per un trasporto aereo tradizionale.
“Il
progetto ha permesso di sperimentare innovazioni sostanziali sia nei metodi di
progettazione, sia nella definizione di nuovi
concetti in tema d’immagazzinamento energetico
che possono configurarsi come una pietra miliare verso il futuro
dell’aeronautica elettrica”, spiega il prof.
Antonio Dumas di Unimore, coordinatore del progetto Matt. Il
Progetto Maat ha permesso inoltre di esplorare l’evoluzione dei materiali per i
dirigibili del futuro e di inventare nuovi sistemi per il recupero termico.
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