Comprare viaggi su internet fa risparmiare? Sembrerebbe proprio di no. Ce lo dice una ricerca fatta in America, un mercato che per primo ha scoperto il WEB e le agenzie di viaggi on line. Da alcuni anni c'è un inversione di domanda con notevole crescita di vendite nelle agenzie tradizionali rispetto a quelle on line. Viva il professionista ed esperto di viaggi.
A sostenerlo è uno studio pubblicato dall’Asta, l’associazione a stelle e strisce degli agenti di viaggi, sul mercato americano. Calcolatrice alla mano, la ricerca conteggia il risparmio reale degli acquisti in un punto vendita tradizionale rispetto all’ecommerce.
Il risultato? Comprare in agenzia consente di risparmiare, in media, 452 dollari (circa 400 euro al cambio attuale) e quattro ore di tempo. Questa la cifra preliminare dello studio, che verrà pubblicato in forma completa il prossimo 30 maggio.
Interessante sottolineare che lo studio è indipendente: a finanziarlo è stata infatti Carnival Corporation, mentre la realizzazione è stata affidata a Tns Global, come riporta travelweekly.com.
Altro dato interessante che emerge dallo studio: tra coloro che non hanno comprato un viaggio in agenzia di viaggi negli ultimi 12 mesi, ben il 47 per cento afferma che un dettagliante fisico gli consentisse di risparmiare, si rivolgerebbe a lui.
I dati sul mercato statunitense, del resto, indicano un ritorno in agenzia: negli scorsi 12 mesi, infatti, il 25 per cento dei consumatori che ha acquistato viaggi lo ha fatto in un punto vendita tradizionale, la percentuale più alta degli ultimi 3 anni.
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