Gli Stati Uniti sono sempre un passo avanti a noi, Internet è arrivato prima, le Olta e Agenzie Viaggi on line sono partite molto prima che da noi ed in Europa. Com'è la situazione oggi: Negli USA Tutti sono pazzi per le agenzie di viaggi. Questo,
almeno, è quello che succede in America secondo Travel Weekly, che sottolinea
la grande attenzione che i media statunitensi hanno dedicato in questo mese
alle agenzie di viaggi.
Solo nell'ultimo mese, infatti, sia Forbes Magazine
sia il New York Times hanno dedicato spazio e articoli alle agenzie viaggi,
senza contare i servizi su CNN.com e Nbc sul lavoro delle agenzie di viaggi.
"Un grande mese per l'immagine degli agenti sui media consumer", ha
commentato il ceo di Asta Tony Gonchar.
Fra i fattori che hanno contribuito al ritorno di popolarità delle agenzie di viaggi e dei professionisti del comparto vengono evidenziate le conseguenze dell'eruzione vulcanica in Islanda nel 2010, la tragedia di Costa Crociere e le tempeste di neve che hanno colpito gli Usa lo scorso anno. Tutti elementi che hanno ricominciato a far apprezzare ai clienti e ai viaggiatori la possibilità di appoggiarsi ad un backoffice competente e presente che permetta di superare le difficoltà che si possono verificare nel corso di un viaggio. "Rivolgersi ad un agente di viaggi – dice Gonchar – è come stringere una polizza assicurativa".
Altro fattore è la crescita forse eccessiva della Olta: il cliente consumatore si trova disorientato dall'infinita serie di informazioni e possibilità diverse, e sente la necessità di una guida specializzata, ossia l'agente di viaggio. Secondo Kate Urekew, executive director of travel management marketing di Circles a Boston, il tempo che si perde cercando di organizzare un viaggio da soli, online, è ormai diventato davvero eccessivo per il cliente, e il ritorno in agenzia sembra essere la soluzione migliore.
Fra i fattori che hanno contribuito al ritorno di popolarità delle agenzie di viaggi e dei professionisti del comparto vengono evidenziate le conseguenze dell'eruzione vulcanica in Islanda nel 2010, la tragedia di Costa Crociere e le tempeste di neve che hanno colpito gli Usa lo scorso anno. Tutti elementi che hanno ricominciato a far apprezzare ai clienti e ai viaggiatori la possibilità di appoggiarsi ad un backoffice competente e presente che permetta di superare le difficoltà che si possono verificare nel corso di un viaggio. "Rivolgersi ad un agente di viaggi – dice Gonchar – è come stringere una polizza assicurativa".
Altro fattore è la crescita forse eccessiva della Olta: il cliente consumatore si trova disorientato dall'infinita serie di informazioni e possibilità diverse, e sente la necessità di una guida specializzata, ossia l'agente di viaggio. Secondo Kate Urekew, executive director of travel management marketing di Circles a Boston, il tempo che si perde cercando di organizzare un viaggio da soli, online, è ormai diventato davvero eccessivo per il cliente, e il ritorno in agenzia sembra essere la soluzione migliore.
Bene!!! sarà cosi anche in Italia, dopo eventuali esperienze negative si tornerà a cercare l'esperto che possa aiutarti alla scelta migliore.
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