Patanè come imprenditore e anche come presidente di Confturismo non cerca giri di parole e spiega in questa intervista a TTG Italia come intende affrontare la questione con Lufthansa. Un botta e risposta che lascerà il segno.
Presidente due giorni fa ha detto “non vendiamo più Lufthansa”. Conferma?
Confermo su tutta la linea. Le agenzie di viaggi devono farsi sentire, così anche i tedeschi capiranno chi vendeva i biglietti.
Cosa intende dire alle sue 1.400 agenzie di viaggi del gruppo Uvet?
Dirottate il traffico “nobile” verso altri vettori, semplice. Non si può tacere di fronte a questi modi. Ma stiamo scherzando.
Non gli sono piaciuti i toni della comunicazioni o le modalità?
Tutto. Lufthansa ha inviato una comunicazione brutale con contenuti e forma sbagliati. Per anni le agenzie di viaggi hanno contributo alla crescita del vettore e ora in un colpo solo la linea aerea cancella tutto.
Era nell’aria da tempo….
Guardi sino al 2009 Alitalia perdeva pezzi e traffico dai vari aeroporti periferici e Lh con qualità e prezzo guadagnava mercato. Poi sul business travel sono arrivate anche compagnie (Etihad, Emirates, Qatar) con prodotto equiparabile e prezzi ridotti. A quel punto l’innovazione e la lealtà con la distribuzione del vettore tedesco ha iniziato a dare segnali di cedimento.
Lufthansa doveva intervenire sui costi.
Ho capito, ma con un comunicato hanno mandato all'aria un rapporto di collaborazione lungo anni.
E adesso?
Adesso come già detto sposto il traffico su altri vettori e non vogliamo più vedere i venditori di Lufthansa. Chiuso.
Ci sono stati contatti?
Sono stati sleali, non abbiamo altro da discutere. Pensi che su alcune aree d’Italia Lh è ancora molto forte. Tenuta insieme dagli agenti di viaggi. Ma ora cambia la musica. Lo vedranno presto. E poi devono finirla…
In che senso?
Sempre con questo atteggiamento da padroni. Si è rotto il sistema non ci sono alternative. Io ci metto la faccia perché non possiamo sempre subire.
I tagli comunque sono stati fatti in molti altri Paesi.
Non mi interessa, si renderanno presto conto dell’errore fatto. E ci tengo a dire che anche con la fee sui gds sono stati sleali. Vogliono il traffico diretto? Bene. Ora lo devono cercare.
Sembra una rottura totale…
Senza ritorno, scriva pure. Le mezze guerre non servono a nulla. Io non sto zitto e parlo anche per i colleghi.
Il rapporto tra agenzie e vettori ha ancora futuro?
Lo scollamento si sente. Le compagnie cambiano e anche le logiche sono in evoluzione. Ci sta tutto per carità. Ma in questo caso siamo andati oltre.
Cosa dirà alle sue agenzie?
Mettete Lufthansa nella black list.
Fonte: TTG Italia del 11 giugno 2015
Mai come questa volta sono d'accordo con Luca Patanè, dobbiamo farci sentire.
In passato tante decisioni dei vettori ci sono passate sopra senza che noi facessimo nulla, e pur sapendo che sarebbero state deleterie per le compagnie si è andati avanti in scelte che hanno messo a terra intere flotte e non dato risposte soddisfacenti al mercato e a tutti i suoi attori.
Lufthansa sta sbagliando nei tempi e nei modi e pur essendo un estimatore della compagnia che ho venduto per decenni sono d'accordo ad interrompere da oggi la vendita del vettore.
Spero che tanti colleghi, sia del gruppo Uvet/Travel Co/Itn che di altri gruppi e liberi imprenditori prendano la stessa decisione e per una volta "possiamo essere compatti e farci sentire". Ognuno porti il proprio mattoncino alla causa e vedrete che forse altri componenti della filiera potranno fare nuove riflessioni in futuro prima di decidere con arroganza.
buona battaglia a tutti.
Claudio iotti
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